EDUCAZIONE DISCORDE TRA GENITORI
- Dr. Vito Leone
- 17 mar 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 ott 2020
L’organizzazione “normale” o per meglio dire “funzionale” di una famiglia prevede che i genitori occupino un posto gerarchicamente superiore ai figli.
Ma a volte succede che tale organizzazione risulti ribaltata ed il figlio venga dai genitori messo in posizione di leader della famiglia.
Come si può a volte ritrovarsi in questa condizione paradossale in cui i genitori sono piegati ai desideri dei figli?

Una discordanza educativa tra i genitori risulta statisticamente la maggiore causa che da origine ad una situazione di inversione della posizione gerarchica Genitori-Figli. Se la modalità educativa risulta discorde tra madre e padre aumentano le probabilità di confusione nell’organizzazione e nell’assetto familiare.
Accadono molto frequentemente quelle situazioni in cui mamma e papà cominciano a discutere tra loro perché non condividono l’intervento educativo di uno e dell’altro (ahimè, questo capita spesso anche davanti ai bambini!). Cosa accade perpetuando questa situazione? Accade che ad ogni successo o insuccesso del figlio i genitori cercano di individuare grazie a quale insegnamento il proprio figlio è arrivato a quel tale risultato, o per colpa di chi… per merito del metodo di papà o per quello di mamma? In pratica ad ogni successo del figlio corrisponde un insuccesso di uno dei due genitori, cioè avviene una frammentazione nella coppia genitoriale. Una competizione tra madre e padre che inevitabilmente vede il figlio come colui che inconsapevolmente giudica e dal quale dipende la capacità genitoriale di uno o dell’altro genitore. Una competizione che sublima una antica domanda che anche solo per gioco tutti hanno sentito almeno una volta nella vita: “vuoi più bene a mamma o a papà?”.
Equivale a mettere in una posizione scomoda, seppur di superiorità ma non naturale, il bambino. Diventa colui che ha il potere di giudizio, che da la possibilità all’uno di scavalcare l’altro, di decidere chi dei due genitori sia il più bravo, squalificando automaticamente l’altro. In extremis, colui su cui ricade la responsabilità della creazione di una frattura nel rapporto tra mamma e papà.
Assolutamente errato come ragionamento, ma è il fine del paradosso creato ed agito invece nella realtà di una storia familiare in questo modo raccontata.
Provando invece a cambiare vertice di osservazione si possono attribuire le responsabilità sicuramente a chi gerarchicamente ha l’obbligo di stare sopra, di gestire e di mantenere il comando della famiglia e non lo ha fatto. In parole semplici, ai genitori.
Una maggiore uniformità e concordia nell’educazione dei figli pone questi ultimi in una posizione più consona al loro ruolo e mostra una uniformità genitoriale, sinonimo di un padre ed una madre uniti, il che accresce nel bambino anche il senso di possedere una “base-sicura” da cui poter poi spiccare il volo ed al quale poter ritornare e sentirsi accolti nei momenti di difficoltà che ogni ragazzo può sperimentare.
Nel prossimo articolo analizzeremo un ulteriore tipologia di situazione familiare che potrebbe portare alla situazione di inversione gerarchica tra genitori e figli.
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