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4 PRINCIPALI TIPI DI ATTACCAMENTO

da cui il bambino apprende i MOI (Modelli Operativi Interni)



ATTACCAMENTO SICURO

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L'Attaccamento sicuro è caratterizzato da un sentimento di fiducia e sicurezza nei confronti del genitore. La madre in grado di instaurare tale stile di A. nel figlio è colei che pur rimanendo amorevole ed accudente, al tempo stesso, non è intrusiva ed invischiante (Winnicot). Quando il bambino non manifesta bisogni, lo lascia libero di costruirsi un'identità autonoma e separata da lei, senza intervenire costantemente ed inopportunamente, soffocandolo ed invadendolo.

ATTACCAMENTO INSICURO-AMBIVALENTE

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L'Attaccemento Insicuro-Ambivalente è caratterizzato da un'ambivalenza di fondo nel rapporto con il genitore. La madre ha spesso dei propri problemi irrisolti che Le fanno temere, inconsciamente, di essere logorata dalle necessità costanti di accudimento del figlio. Se da una parte vizierà il bambino fino a soffocarlo, dall'altra, all'insorgere della sensazione di essere da lui consumata, lo frustrerà bruscamente ed in modo eccessivo. Viziando il bambino in modo esagerato, lo soffoca ed egli non impara a saper attendere e non acquisisce la fiducia che dopo lo stato di tensione seguirà la soddisfazione.

Stato di dipendenza.

ATTACCAMENTO INSICURO-EVITANTE

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Nell'Attaccamento Insicuro-Evitante la madre ha un atteggiamento freddo e distaccato, si preoccupa solo di soddisfare i bisogni fisici di nutrizione e di igiene del bambino, trascurando quelli emotivi. Il bambino impara a tranquillizzarsi da sé poiché ha capito che non può aspettarsi il conforto del genitore. per attuare questo processo di auto-rassicurazione, il soggetto blocca e congela le proprie emozioni e si distanzia sempre più dal mondo emozionale: ciò che conta è la razionalità.

Stato di isolamento affettivo.

ATTACCAMENTO DISORGANIZZATO

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L'Attaccamento disorganizzato si realizza quando la madre è dominata da un grave conflitto interno che la pone in un atteggiamento permanente di tristezza, preoccupazione, ansia o concentrandosi maggiormente sulle proprie problematiche piuttosto che sulle esigenze del figlio. Il Bambino finirà per percepire il genitore come una minaccia, mettendolo in questo modo in una posizione paradossale in cui l'aggressore e colui che dovrebbe rappresentare il difensore e fonte di rassicurazione, sono la stessa persona.

Stato patologico.



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